“Una questione di soldi” di Gabriella Genisi
Salotto Letterario di GRANI FUTURI 2025
a cura di Lucia Tancredi – scrittrice
Attingendo alla letteratura poliziesca GRANI FUTURI 2025 ha dialogato – nel Salotto
Letterario a cura della scrittrice Lucia Tancredi – con Gabriella Genisi che, da Lolita
Lobosco in poi, ha riportato sotto i riflettori la cucina semplice. Per arrivare alla
presentazione del suo nuovo libro “Una questione di soldi” con Gabriella Genisi
inevitabilmente si è partiti dai suoi 11 libri dedicati a Lolita e che attraverso la fiction Rai
sono diventati patrimonio nazionale.
“Grani Futuri” non è solo cibo, anzi pane e tutto ciò che ci ruota attorno: è anche, anzi
soprattutto, nutrimento per l’anima e abbraccia tematiche sociali, come l’emancipazione
femminile. Infatti, Lolita Lobosco, è una donna che si muove pericolosamente e
spavaldamente in un ambiente di soli uomini. Il filo della memoria si riavvolge, come dice a
Grani Futuri l’autrice Gabriella Genisi, dalla Lolita di Nabokov, oggetto di una persecuzione
morale. Lei che, a 12 anni, dopo l’uccisione della madre per poter aver possesso pieno su
di lei, viene abusata per due anni dal professore adulto che, invece, nell’immaginario
comune diventa lui la vittima, sedotto da una giovanetta. Tanto è che Lolita diventa
sinonimo di un nome di una giovanissima seduttrice.
La Lolita di Genisi inizia da lì, è un personaggio nato per colmare il vuoto nelle figure
femminili della lettura poliziesca italiana. Sullo sfondo c’ la lenta evoluzione della Polizia,
dove fino al 1981 non si poteva fare carriera in polizia. È nel 1983 arrivano le prime donne
commissarie. Dopo 25 anni, racconta Genisi, le viene in mente questo personaggio,
perché quel vuoto – colmato dalla normativa – era, invece, rimasto nella letteratura.
Gabriella Genisi lavora partendo da una persona reale, un’amica commissaria a Monopoli,
che è esattamente come Lolita: una donna bellissima integerrima sul lavoro, tosta, andata
in pensione un paio di anni fa da Questore. Una sera guardando il Commissario
Montalbano a Genisi viene in mente Lolita per riabilitare quella Lolita bambina e, poiché la
sua amica commissaria si chiama Laselva di cognome, per la sua protagonista sceglie
Lobosco. Il resto è storia, perché tante commissarie si sono riconosciute nella sua Lolita,
mentre la focaccia barese viaggia sottovuoto nel mondo e gli spaghetti all’assassina sono
un successo internazionale che parla della baresità perché – come conclude Gabriella
Genisi – nel racconto della provincia c’è tanto territorio e quindi c’è il cibo. La memoria
olfattiva che è una macchina del tempo potentissima, quando in un centro storico annusi
l’odore del ragù ti senti trasportato da tua nonna. Il pane di Grani Futuri diventa un
collante, un rito, un convivio, in cui il cibo aiuta a descrivere un luogi nel nome di un
sentimento come per esempio avviene in Puglia, Basilicata e Sicilia.