Fonte: https://www.pugliareporter.com/2025/06/22/grani-futuri-le-vie-del-pane-sindaci-uniti-per-valorizzare-gli-itinerari-della-puglia-interna/

Nel cuore del Tavoliere, dove la terra si fa madre e il grano oro, oggi c’è stata
un’immersione nei campi di un’azienda cerealicola, per toccare con mano i grani antichi,
osservare le fasi della molitura e ascoltare le storie di chi, ogni giorno, custodisce il ritmo
delle stagioni. “Grani Futuri” è anche questo, occasione di incontro e conoscenza partendo
dall’ex convento di Stignano ai cui piedi ogni sera, fino a domani lunedì 23 giugno,
proseguirà l’evento internazionale del pane ideato dal fornaio economista Antonio Cera.
Al termine dei percorsi mattutini, dopo una degustazione pensata come abbraccio tra
elementi della stessa terra: pani fragranti, la ricotta e il caciocavallo di masseria e gli oli
extravergini locali c’è stato il sapore pieno, come la fatica di chi semina, raccoglie,
trasforma, dell’incontro fra amministratori e fornai e chef di sei Comuni pugliesi. Sono state
così gettate le fondamenta per “La Via del Pane”, avviando un dialogo tra territori, pani e
visioni.

Dai monti del Gargano alle Murge, dal cuore del Salento fino alla Piana di Andria:
Comuni diversi si sono incontrati per dare voce alla possibilità concreta di valorizzare le
zone interne della Puglia, unendo storie, tecniche e sapori che solo il pane autenticamente
artigianale — dal campo alla tavola — può raccontare. Con grande emozione Antonio Cera,
che dopo la laurea alla Bocconi di Milano è tornato a San Marco in Lamis, nel foggiano,
ha raccontato la visione di Grani Futuri, dal Manifesto Futurista del Pane fino ad
oggi.

François Imperiale sindaco di Guagnano (LE), Toni Matarrelli sindaco di Mesagne
(BR), Giovanna Bruno sindaca di Andria, il vice presidente del Consorzio del Pane di
Altamura Nunzio Ninivaggio ed il direttore Michele Saponaro, accolti dal sindaco di San
Marco in Lamis Michele Merla, insieme ad Antonio Cera si sono confrontati sui prossimi
passi da compiere per “La Via del Pane”. Ognuno con il proprio pane identitario, diverso
per forma, gusto, rito e significato, ma uniti dalla stessa tensione alla custodia del
patrimonio immateriale, agricolo e culturale. Il pane dei Comuni partecipanti come carta
geografica dell’anima di una regione intera è stato, quindi, protagonista di una
degustazione di pancotto nell’agriturismo di Rignano Garganico “Le Caselle” della
famiglia Pignatelli, con piatti a cura dei tre chef Lele Murari di Foggia, Nicola Martella
di Peschici e Gaetano Pezzicoli di Lesina.