Seconda giornata di “Grani Futuri” fra spighe, stand del gusto, esperienze e salotto letterario con Gabriella Genisi ed Elvio Carrieri

Nel cuore del Tavoliere, dove la terra si fa madre e il grano oro, oggi c’è stata un’immersione nei campi di un’azienda cerealicola, per toccare con mano i grani antichi, osservare le fasi della molitura e ascoltare le storie di chi, ogni giorno, custodisce il ritmo delle stagioni. “Grani Futuri” è anche questo, occasione di incontro e conoscenza partendo dall’ex convento di Stignano ai cui piedi ogni sera, fino a domani lunedì 23 giugno, proseguirà l’evento internazionale del pane ideato dal fornaio economista Antonio Cera.

Al termine dei percorsi mattutini, dopo una degustazione pensata come abbraccio tra elementi della stessa terra: pani fragranti, la ricotta e il caciocavallo di masseria e gli oli extravergini locali c’è stato il sapore pieno, come la fatica di chi semina, raccoglie, trasforma, dell’incontro fra amministratori e fornai e chef di sei Comuni pugliesi. Sono state così gettate le fondamenta per “La Via del Pane”, avviando un dialogo tra territori, pani e visioni. Dai monti del Gargano alle Murge, dal cuore del Salento fino alla Piana di Andria: Comuni diversi si sono incontrati per dare voce alla possibilità concreta di valorizzare le zone interne della Puglia, unendo storie, tecniche e sapori che solo il pane autenticamente artigianale – dal campo alla tavola – può raccontare.

Con grande emozione Antonio Cera, che dopo la laurea alla Bocconi di Milano è tornato a San Marco in Lamis, nel foggiano, ha raccontato la visione di Grani Futuri, dal Manifesto Futurista del Pane fino ad oggi.
François Imperiale sindaco di Guagnano (LE), Toni Matarrelli sindaco di Mesagne (BR), Giovanna Bruno sindaca di Andria, il vice presidente del Consorzio del Pane di Altamura Nunzio Ninivaggio ed il direttore Michele Saponaro, accolti dal sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla, insieme ad Antonio Cera si sono confrontati sui prossimi passi da compiere per “La Via del Pane”. Ognuno con il proprio pane identitario, diverso per forma, gusto, rito e significato, ma uniti dalla stessa tensione alla custodia del patrimonio immateriale, agricolo e culturale. Il pane dei Comuni partecipanti come carta geografica dell’anima di una regione intera è stato, quindi, protagonista di una degustazione di pancotto nell’agriturismo di Rignano Garganico “Le Caselle” della famiglia Pignatelli, con piatti a cura dei tre chef Lele Murari di Foggia, Nicola Martella di Peschici e Gaetano Pezzicoli di Lesina.

“Grani Futuri”, l’evento internazionale del pane, è proseguito con il salotto letterario a cura di Lucia Tancredi, scrittrice, in cui sono intervenuti la scrittrice notissima Gabriella Genisi, alla cui arte letteraria è legato fra l’altro il successo della pasta all’assassina, ed Elvio Carrieri, 20 anni, finalista del Premio Strega con il suo primo libro “Poveri a noi”, edito da Ventanas.

Gran finale ieri sera con la cena IL PANE E I SUOI COMPLICI: un rito serale di condivisione e con CUM GRANO SALIS, SI ONORA LA TERRA.